Quando il WiFi non prende bene, molti pensano che basti alzare la potenza o cambiare l’access point con uno più potente.
In realtà è uno degli errori più comuni.
E spesso è il motivo per cui, nonostante la “tacca piena”, la rete continua ad andare lenta o si disconnette.
Il WiFi non è un megafono: è una conversazione
Il WiFi funziona in entrambe le direzioni:
non è solo l’access point che parla al dispositivo, ma anche il dispositivo che deve rispondere.
Quindi se metti un access point super potente… ma il telefono ha un’antenna piccola e debole…
il telefono sentirà l’access point, ma l’access point non sentirà il telefono.
Risultato?
- Connessione debole o che si sgancia spesso
- Pagine che non si caricano
- Video che si bloccano
- Rete lenta anche con segnale forte
Meno potenza, più qualità
Il trucco per avere un WiFi stabile e veloce non è “spararlo” al massimo.
È creare una rete ben distribuita, con:
- Più access point, posizionati nei punti giusti
- Potenza ridotta, per evitare sovrapposizioni e interferenze
- Canali ben impostati
- Rete unica con roaming fluido (mesh o controller)
Meglio avere 3 access point che coprono bene, che uno solo che “spara” forte e male.
Cosa faccio quando configuro un WiFi
Quando progetto una rete WiFi, non guardo solo le tacche.
Guardo la struttura, i materiali, i dispositivi usati e le esigenze reali.
E poi configuro tutto in modo da:
- Coprire bene ogni zona
- Far passare i dispositivi da un access point all’altro senza disconnessioni
- Limitare le interferenze
- Dare priorità ai dispositivi che lavorano (es. PC, VoIP, gestionali)
Il risultato è una rete che funziona, non solo che “sembra andare”.
Se hai un WiFi che ti fa impazzire, posso aiutarti a capire se è solo una questione di potenza… o di come è stato impostato.
Lascia un commento